Con sindrome da apnea notturna si intende l’insieme degli episodi che causano una disfunzione, alterazione respiratoria durante il periodo dell’individuo dedicato al sonno, che può comportare una notevole e innaturale sonnolenza durante il giorno. L’apnea è una sospensione del respiro per un periodo di diversi secondi, l’ipopnea invece è la riduzione del respiro. Per rientrare nella sindrome è stato calcolato, con uno studio sui pazienti, che si necessita di almeno 10 o 15 episodi, per notte, di tali anomalie (5 in età pediatrica); esse sono accompagnate da una diminuzione della saturazione di ossigeno.
Secondo recenti stime effettuate negli USA, risultano afflitte da tale sindrome dai due ai cinque milioni di persone, dato in costante crescita. Essa colpisce soprattutto anziani e uomini in sovrappeso.
Nell’anamnesi possiamo ritrovare, come sintomo, il russare e fattori di rischio come l’ipertensione e l'obesità. Le condizioni che facilitano tale sindrome, inoltre, sono la posizione supina durante il sonno, l’uso di sedativi, l’ostruzione nasale e l’ipotiroidismo.
Difficoltà a prendere sonno durante la notte, sonnolenza durante il giorno, affaticamento, perdita della memoria, fatica nella concentrazione e impotenza. Soggetti con testa larga e corta hanno anche vie aeree più brevi, che si ostruiscono più facilmente, e sono più esposti al rischio di apnee.
Le tipologie di Sindrome di apnea notturna si suddividono, a seconda delle varie cause che le determinano, in:
Dovuta ad un'occlusione delle vie aeree; qui ritroviamo la maggior parte delle persone affette dalla sindrome, le quali nella maggioranza dei casi posseggono una stenosi strutturale delle vie respiratorie, come a livello nasale o palatino, ma anche deformazioni mandibolari;
Consistente in un'assenza di attività respiratoria, dovuta ad una perdita transitoria dello stimolo nervoso diretto verso i muscoli respiratori durante il periodo di sonno. Questi casi sono poco frequenti, eccetto che nei bambini prematuri, e sono normalmente dovuti a problemi neurologici o neuromuscolari.